COOKIES CON GIANDUIA E ANACARDI NELLA VERSIONE VEGANA
C'e' un'immagine del passato che ogni tanto mi affiora alla mente... E' un ricordo quasi nostalgico fatto di sorrisi, sbucciature sulle ginocchia e qualche dentino sotto il cuscino!!! Un ricordo fatto anche di merende nella cartella e di scatoline gialle e marroni, quelle che la "mulino Bianco" negli anni in cui ero bambina utilizzava per contenere i regalini all'interno delle confezioni di merendine...O forse ci sono ancora?
In verità sono anni che non mangio più dolci industriali, e mi sono sicuramente persa la fase evolutiva delle sorpresine,ma la mia memoria è rimasta là a quegli anni, vivida e felice! Lo scricchiolio della confezione ancora chiusa che tenevo nello zainetto un po' mi manca, era per quell'emozione che provavo quando addentavo l'ultimo boccone dell'ultima crostatina della confezione, perchè sapevo che la successiva merenda sarebbe stata accompagnata da un regalino e chissà quale meraviglia avrei trovato aprendo la cara vecchia scatolina gialla di cartone!
INGREDIENTI PER 12 COOKIES:
160 g di farina di riso
160 g di farina di mais fioretto
30 g di fecola di patate
120 g di margarina da grassi non idrogenati
150 g di zucchero a velo
40 g di latte di soya
mezzo cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico di sale
100 g di anacardi
150 g di cioccolato gianduia senza latte
PROCEDIMENTO:
Mescolo la margarina a temperatura ambiente con zucchero fino ad ottenere un composto cremoso.Aggiungo il latte di soya e lo faccio incorporare all'impasto, quindi unisco al composto le farina setacciate con il lievito e il pizzico di sale.
Una volta incorporata la farina aggiungo gli anacardi e il cioccolato gianduia.
Usando un porzionatore a sfera ( per intenderci l'attrezzo che si usa in gelateria per fare le palline di gelato) formo delle palline di impasto e le dispongo su una teglia rivestita di carta da forno.
Distanzio le palline a circa 6 centimetri l'una dall'altra perchè in cottura tendono ad allargarsi.Schiaccio leggermente le sfere per ottenere uno spessore di circa 2 centimetri.
Inforno i biscotti a 150 gradi nella parte centrale del forno e lascio cuocere circa 18 minuti, fino a colorazione.
La cottura a bassa temperatura e' l'ideale per la frolla perche' permette di ottenere un prodotto finito più friabile.
In verità sono anni che non mangio più dolci industriali, e mi sono sicuramente persa la fase evolutiva delle sorpresine,ma la mia memoria è rimasta là a quegli anni, vivida e felice! Lo scricchiolio della confezione ancora chiusa che tenevo nello zainetto un po' mi manca, era per quell'emozione che provavo quando addentavo l'ultimo boccone dell'ultima crostatina della confezione, perchè sapevo che la successiva merenda sarebbe stata accompagnata da un regalino e chissà quale meraviglia avrei trovato aprendo la cara vecchia scatolina gialla di cartone!
INGREDIENTI PER 12 COOKIES:
160 g di farina di riso
160 g di farina di mais fioretto
30 g di fecola di patate
120 g di margarina da grassi non idrogenati
150 g di zucchero a velo
40 g di latte di soya
mezzo cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico di sale
100 g di anacardi
150 g di cioccolato gianduia senza latte
PROCEDIMENTO:
Mescolo la margarina a temperatura ambiente con zucchero fino ad ottenere un composto cremoso.Aggiungo il latte di soya e lo faccio incorporare all'impasto, quindi unisco al composto le farina setacciate con il lievito e il pizzico di sale.Una volta incorporata la farina aggiungo gli anacardi e il cioccolato gianduia.
Usando un porzionatore a sfera ( per intenderci l'attrezzo che si usa in gelateria per fare le palline di gelato) formo delle palline di impasto e le dispongo su una teglia rivestita di carta da forno.
Distanzio le palline a circa 6 centimetri l'una dall'altra perchè in cottura tendono ad allargarsi.Schiaccio leggermente le sfere per ottenere uno spessore di circa 2 centimetri.
Inforno i biscotti a 150 gradi nella parte centrale del forno e lascio cuocere circa 18 minuti, fino a colorazione.
La cottura a bassa temperatura e' l'ideale per la frolla perche' permette di ottenere un prodotto finito più friabile.
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